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Specchietto per le allodole

Come l'attenzione delle masse può essere indirizzata verso argomenti di interesse apparentemente prioritario per distogliere l'attenzione da notizie o situazioni scomode.

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Il Texas cita Pfizer in tribunale: Ha mentito sui vaccini Covid

Il governatore generale dello Stato del Texas, Ken Paxton ha citato in giudizio Pfizer colpevole di aver fuorviato i cittadini texani fornendo loro una rappresentazione ingannevole circa l'efficiacia dei vaccini contro il covid  e mentendo sulla durata della protezione.
In particolare il Governatore contesta al colosso farmaceutico la violazione di una norma statale - il Texax deceptive trade practices act - che proibisce di utilizzare e diffondere comunicazioni mendaci per favorire la commercializzazione di un prodotto.
Nel caso specifico Pfizer avrebbe intrapreso una campagna per imporre la vaccinazione come misura necessaria per proteggere i propri cari, adottando pratiche svianti ed ingannevoli e sottraendo all'opinione pubblica informazioni importanti, attraverso la censura di notizie scomode.
Gia nel 2001 Pfizer era al corrente del repentino calo di efficacia dei suoi prodotti contro il coronavirus ed in particolare dei boosters. Uno studio di Ecdc - effettuato in soli due Paesi e solo su soggetti ultraottantenni - ha infatti confermato che la durata della protezione dopo ogni dose si abbassa progressivamente. Dopo 24 settimane dal richiamo la terza dose mostra una protezione aggiuntiva minima mentre con la quarta e la quinta dopo soli tre mesi la protezione risulterebbe addirittura pari a zero.
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C.P.
(Fonte LA VERITA'- sabato 02.12.23)




"Così si uccide questo vaccino"

"così si uccide questo vaccino"
Da uno scambio di mail interne dell'Agenzia del farmaco emerge questa frase - a dir poco scioccante - scritta in un messaggio da Nicola Magrini, ex direttore di AIFA nel commentare la segnalazione , da parte di un esperto interlocutore, circa gli effetti avversi dei vaccini anti covid ed in particolare del vaccino Astrazeneca.
Questo è quanto riportato nel corso della trasmissione di Mario Giordano, "Fuori dal Coro" di ieri sera - martedi 28 marzo, che ha mostrato in esclusiva il documento contenente i messaggi in questione con la relativa replica di Magrini. Lo scambio di documenti dimostrerebbe che AIFA era al corrente degli effetti avversi che cominciavano a registrarsi a poche settimane dall'inizio della vaccinazione. Giungevano all'agenzia numerose segnalazioni di eventi avversi post vaccino in persone che erano già guarite dal Covid e quindi tutti erano al corrente circa i rischi nella vaccinazione dei guariti. Ma nonostante ciò questi rischi sarebbero stati ignorati e molti avrebbero pagato le conseguenze di questa scelta.
Numerosi sono stati, infatti, gli interventi e le testimonianze nel corso della trasmissione da parte di persone che hanno raccontato le storie dei propri cari, persone sanissime, che già dopo le prime dosi di vaccino avevano registrato reazioni avverse tanto gravi da provocare loro una invalidità totale o financo il decesso.
Nascondere o non considerare le reazioni avverse per continuare la campagna vaccinale? Ignorare i rischi per non uccidere il vaccino?
Cosa ne pensate voi?

C.P.
29/03/2023
(fonte: La Verità 29 marzo 2023, Fuori dal Coro 28.03.2023)

HTTPS://T.ME/TUTELA_COSTITUZIONALE

AIFA ammette reazioni avverse gravi : picco dopo la quarta dose

Sono apparse numerose notizie questa settimana circa la gestione delle informazioni sugli effetti del vaccino anti Covid da parte di AIFA.
Così l'articolo apparso sul quotidiano La Verità del 26 marzo a pagina 6 riportava una parziale ammissione da parte di AIFA dell'esistenza di effetti collaterali gravi che subirebbero un incremento in maniera proporzionale alle dosi ricevute con picchi registrati dopo la quarta puntura.
Si legga, a questo proposito,  il rapporto sulla sorveglianza dei vaccini anti-COVID-19 nel periodo temporale compreso tra il 27 dicembre 2020 e il 26 dicembre 2022.  (https://www.tutelacostituzionale.it/notizie-in-evidenza)
Quante segnalazioni di effetti avversi - da parte di medici, di pazienti, di familiari di pazienti deceduti, -  potrebbero essere state omesse perchè ritenute non correlabili con la somministrazione del vaccino?
E' possibile che i dati inseriti nel rapporto possano, in realtà, rappresentare solo la punta dell'iceberg?
E voi che cosa ne pensate? 

C.P.
29 marzo 2023
(fonte quotidiano La Verità;  AIFA rapporto di sorveglianza vaccini anti Covid  2020-2022ccino

EFFETTI AVVERSI VACCINO ANTI COVID: AIFA cancellava i dati

Grazie ad uno scoop di Fuori dal Coro diretta dal giornalista e scrittore Mario Giordano è apparso, nella trasmissione del 21 marzo un documento scioccante che dimostrerebbe come AIFA avesse cancellato i dati "scomodi" sugli effetti avversi del vaccino nella popolazione aziana.
Dal momento che - all'inizio della campagna di vaccinazione il vaccino avrebbe dovuto essere somministrato  proprio alle categorie cosiddette fragili - in mancanza di dati certi circa l'efficacia e la sicurezza , si sarebbe preferito nascondere informazioni rilevanti sui danni anche letali degli effetti della vaccinazione sulla popolazione più anziana.
Un articolo sull'argomento è stato pubblicato anche sul quotidiano La Verità nell'edizione del 22 marzo.
E voi che cosa ne pensate?

C.P.
23 marzo 2023
(fonte: La verità)

Specchietto per le allodole

Dopo due anni di restrizioni e campagna vaccinale da un anno a questa parte i riflettori sono puntati sulla situazione internazionale e sulla guerra in Ucraina.Televisioni e giornali attirano l'attenzione delle masse che magicamente sembrano aver dimenticato la pericolosità del Covid spaventate dalla prospettiva di una guerra atomica che sembra possa scoppiare da un momento all'altro. Per questo motivo sembrano passare in secondo piano alcune notizie che riguardano la gestione dello stato pandemico e gli scandali ad esso legati. Sono troppo poche le trasmissioni televisive e le testate giornalistiche che ne parlano. Fortunatamente vi sono persone che non dimenticano, che amano capire ed informarsi e soprattutto non i lasciano distrarre.
E voi che cosa ne pensate?
C.P.
17.02.2023

ORDINANZE, ORDINI DEL GIORNO E RICORSI (mai al buon senso)

Il 2 marzo 2021, la sezione Terza Quater del TAR Lazio con ordinanza cautelare ha sospeso la nota AIFA del 9 dicembre 2020 contenente così come riportato testualmente “principi di gestione dei casi Covid19 nel setting domiciliare” nella parte in cui nei giorni di malattia da Sars-covid, prevede unicamente una “vigilante attesa” e somministrazione di fans e paracetamolo e nella parte in cui pone indicazioni di non utilizzo di tutti i farmaci generalmente utilizzati dai medici di medicina generale per i pazienti affetti da covid.

In altre parole, il Tribunale Amministrativo ha ritenuto che non dovesse essere applicata, seppur in via cautelare e d’urgenza, la parte della nota in cui veniva data indicazione di curare, i primi giorni di malattia da Sars-covid, attraverso una c.d. una “vigilante attesa” e somministrazione di fans e paracetamolo, e nella parte in cui pone indicazioni di non utilizzo di tutti i farmaci generalmente utilizzati dai medici di medicina generale per i pazienti affetti da covid.

La parte motiva dell’ordinanza evidenziava la fondatezza della richiesta, “…in relazione alla circostanza che i ricorrenti fanno valere il proprio diritto/dovere, avente giuridica rilevanza sia in sede civile che penale, di prescrivere i farmaci che essi ritengono più opportuni secondo scienza e coscienza, e che non può essere compresso nell’ottica di una attesa, potenzialmente pregiudizievole sia per il paziente che, sebbene sotto profili diversi, per i medici stessi…”.
 In considerazione di ciò, il 7 aprile il Senato durante la 312 seduta ha discusso un ordine del giorno che impegnava il Governo ad aggiornare, tramite l'Istituto superiore di sanità, agenas ed Aifa, i protocolli e linee guida per la presa in carico domiciliare dei pazienti Covid 19 tenuto conto di tutte le esperienze dei professionisti impegnati sul campo, l'ordine del giorno è stato poi approvato all'unanimità durante la seduta 313 del 8 aprile 2021.

Ciononostante, anche questa volta, è stata sottovalutata la pervicacia del Ministro della Salute che, come diffuso da fonti di stampa, sembra aver depositato, insieme all'AIFA un ricorso contro l'ordinanza del TAR Lazio.

A questo punto, la maggiore libertà che sembrava essere stata riconosciuta ai medici di scegliere la cura ritenuta più idonea – secondo scienza e coscienza – è stata nuovamente limitata e dovremo attendere, per conoscere gli esiti processuali, la data del 20 luglio 2021 in cui è stata fissata la trattazione nel merito della controversia.


28 Aprile 2021

Ufficio Stampa di Tutela Costituzionale

L'OSTINAZIONE CHE NON TROVA RISCONTRO NEI FATTI E NEGLI STUDI DEGLI ESPERTI INTERNAZIONALI. Lo studio del Premio Nobel Michael Levitt smentirebbe l'efficacia e l'utilità delle misure adottate dall'Italia per contenere la diffusione del virus

Un recente studio dell'Università di Stanford coordinato dal premio Nobel per la Chimica e docente di Biologia Computazionale Michael Levitt si è occupato di analizzare i dati relativi al tasso di incidenza della mortalità per tutte le cause da inizio 2020 a oggi confrontandolo poi con il trend degli anni precedenti.
i dati così acquisiti sono stati poi suddivisi in base all'età formando due grandi gruppi: i soggetti di età superiore ai 65 anni e quelli di età inferiore a 65 anni.
Lo studio dimostra un aumento della mortalità nella primavera dell'anno 2020 e nei mesi di novembre 2020 e gennaio 2021 ma solo con riferimento agli over 65 e la percentuale è di circa il 12%.
Se le cose stanno così diventa veramente difficile accettare e comprendere le scelte sottese alle misure adottate da marzo del 2020 ad oggi che hanno privato dei fondamentali diritti costituzionali tutti quegli italiani che, pur essendosi contagiati, non hanno neppure avuto necessità degli ospedali.
Inoltre, se questa tendenza venisse confermata nel tempo, così come è lecito attendersi data la consistente  base statistica e temporale cui si riferisce l'analisi, oltre a domandarci a che cosa servono le misure di contenimento adottate ( tra l'altro anche dall'ultimo DL), viene da domandarsi perché il vaccino sia così sponsorizzata tanto di divenire il perno di una campagna vaccinale obbligatoria mascherata da green pass.
In altre parole, se l'incidenza dei ricoverati è così bassa sulla popolazione sotto i 65 anni perchè si tenta di vaccinarli a tutti i costi quando in realtà appare del tutto evidente che gli unici ad aver bisogno urgente di vaccini, ma ancor prima delle cure, sono gli appartenenti alla categoria degli "over 65"?
Ultima considerazione: come si può raggiungere l'immunità di gregge attraverso i vaccini se non si conosce la durata della copertura?  
Inoltre, non si hanno garanzie sulla non trasmissibilità del virus da parte dei vaccinati ma soprattutto non si ha certezza dell'immunizzazione dal virus da parte del soggetto vaccinato.
L'insieme di tutte queste considerazioni che, ad oggi, non temono smentita , se rapportate ai rischi immediati che discendono dalla inoculazione del farmaco sperimentale e alla mancanza di certezze di ricadute a medio termine, fanno sorgere fortissimi dubbi sulle priorità assegnate alle categorie di soggetti da vaccinare e soprattutto sull'utilità di esporre indistintamente tutti gli italiani ai rischi immediati e futuribili connessi alla somministrazione del farmaco.

Ufficio stampa Tutela Costituzionale
26 aprile 2021


IL GREEN PASS DEL DL DRAGHI TRA VIOLAZIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY

Lo hanno chiamato il "Governo dei Migliori" ma incredibilmente, anche i nuovi decisori, sembrano voler proseguire nel solco dei loro predecessori.

Anche il DL draghi ( quello approvato il 22 aprile), nella parte relativa all'introduzione del "pass vaccinale" presenta criticità tali da potersi considerare privo di una valida base  giuridica per l’introduzione e l’utilizzo dei certificati verdi a livello nazionale in quanto risulta privo di alcuni degli elementi essenziali richiesti dal Regolamento (artt. 6, par. 2 e 9) e dal Codice in materia di protezione dei dati personali (artt. 2 ter e 2 sexies).
L'argomentazione è stata espressa, in maniera perentoria, dal Garante per la privacy che, il giorno successivo all'entrata in vigore del DL, ha emanato un provvedimento di avvertimento nei confronti dei Ministeri della salute, dell’interno, dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale e dell’economia e delle finanze, degli affari regionali e la Conferenza delle Regioni o delle Province autonome avvertendoli che i trattamenti di dati personali effettuati in attuazione delle disposizioni di cui al decreto legge del 22 aprile 2021, n. 52, potrebbero violare i diritti e le libertà di tutti i cittadini.

Secondo il parere espresso dal Garante, il DL è affetto da un vizio procedurale perchè  in violazione dell’art. 36, par. 4, del Regolamento, il decreto legge del 22 aprile 2021, 52, è stato adottato senza che la preventiva consultazione del Garante.
Il mancato coinvolgimento dell’Autorità, previsto anche “durante l’elaborazione di una proposta di atto legislativo”, oltre a evitare il vizio procedurale, avrebbe consentito all’Autorità di indicare tempestivamente modalità e garanzie nel trattamento dei dati contribuendo all’introduzione di una misura certamente rispettosa della disciplina in materia di protezione dei dati personali. ma ciò, incredibilmente, non è avvenuto.

A ciò aggiungasi che, manca nel testo legislativo l'indicazione delle finalità che hanno determinato la necessità di introdurre la misura del "pass vaccinale" con la conseguente impossibilità di valutare se la misura sia proporzionata rispetto alle finalità perseguite.

Non solo, il Garante osserva ancora come il DL violi il principio di minimizzazione dei dati, il principio di esattezza, il principio di trasparenza, il principio di limitazione della conservazione e di integrità e riservatezza.

Il Dl entrato in vigore il 23 aprile 2021 e l'obbligo del "pass Vaccinale", ferme restando le criticità costituzionali, è effettivo.

Sarà interessante vedere quali saranno i successivi passi del Consiglio dei Ministri anche rispetto a eventuali direttive che venissero impartite alle Prefetture.


Ufficio stampa Tutela Costituzionale
25 Aprile 2021

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