Un eccesso di morti anomale sembrerebbe essere stato riscontrato in tutti i mesi dell'anno e in Paesi di tutte le latitudini. Nel 2021 e nel 2022 la media delle morti accertate (+67.879) supererebbe di gran lunga quella riferita al periodo 2015 - 2019 (12.960). Non si tratterebbe quindi di semplici fluttuazioni. Il bollettino Istat e i dati Euromomo confermerebbero l'aumento della mortalità nel 2022 che supererebbe di circa 12 mila decessi il 2021. Lo stesso problema sembrebbe riproporsi nei primi mesi del 2023. Il lineare e progressivo aumento parrebbe escludere impatti stagionali o ambientali di conseguenza è difficile credere - come suggerisce l'Istat - che i decessi potrebbero essere dovuti al clima. Da un attento esame dei dati disponibili sembrerebbero colpiti soprattutto i giovani di tutte le fasce (5-9, 15-19, 20-24, 30-34) e gli over 50.
Considerato, poi, che per alcune fasce di età i decessi sembrerebbero superare lo stesso periodo del 2020, anno della pandemia, sarebbe utile confrontare i dati - qualora questi venissero forniti - sullo stato vaccinale delle persone decedute per escludere una possibile correlazione tra vaccino (anti-Covid) e l'aumento dei decessi includendo, tuttavia, nell'analisi anche i morti nei 14 giorni successivi all'inoculazione della prima dose che - per prassi - vengono considerati non vaccinati.
E voi cosa ne pensate? Qual'è la vostra opinione?
C.P.
13.04.2023
(fonte: LA VERITA', edizione 11.04.2023 pagg.1-2-3)
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